Come i fuochi d’artificio affliggono gli animali

Come i fuochi d’artificio affliggono gli animali

La pirotecnica consiste nella produzione e nell’uso di fuochi d’artificio o materiali esplosivi, le cui reazioni possono produrre scintille, fiamme e fumi. Un normale petardo contiene 0,5 grammi di polvere da sparo; un razzo, tra 0,5 e 15 grammi; un petardo, 20 grammi. Come vedremo di seguito, il loro uso, che viene spesso fatto a scopo ricreativo, provoca vari problemi agli animali. Ad esempio, hanno spesso un impatto negativo evidente sugli animali da compagnia. Non dobbiamo dimenticare, però, che danneggiano anche gli altri animali che ci circondano, sia negli ambienti urbani sia all’infuori di essi, così come quelli che si trovano nelle fattorie o rinchiusi in altri spazi.

Danni fisici agli apparati uditivi degli animali

L’udito di molti animali è considerevolmente più sensibile di quello degli umani, motivo per cui le esplosioni di fuochi d’artificio non solo li disturbano di più, ma possono anche danneggiarne l’udito in modo più grave. I fuochi d’artificio possono emettere suoni fino a 190 decibel (da 110 a 115 decibel al di sopra dell’intervallo compreso tra 75 a 80 decibel, a partire dal quale inizia ad esserci un danno all’orecchio umano). I fuochi artificiali generano un livello di rumore superiore a quello dei petardi e degli spari (140 decibel) e di quello di alcuni jet (100 decibel).

I rumori causati dalla pirotecnica possono portare alla perdita dell’udito e all’acufene. È inoltre risaputo che i cani usati nella caccia possono soffrire di perdita irreversibile dell’udito causata dal rumore degli spari.

Paura e stress

Oltre a questi problemi, i rumori causati dalla pirotecnica sono dannosi per gli animali in quanto causa della loro paura. Di fatto, l’esposizione ripetuta a rumori inattesi e imprevedibili può causare fobie in molti animali, aumentando le reazioni di panico ad altri rumori forti nel futuro.1

Si stima che un quinto delle fughe e relativi smarrimenti di animali domestici siano dovuti a rumori molto forti, principalmente fuochi d’artificio e tempeste.2

Gli effetti dei fuochi d’artificio sugli animali possono essere osservati molto chiaramente negli zoo:3 È stato dimostrato infatti che il rumore dei fuochi d’artificio rende molto nervosi animali come i rinoceronti e i ghepardi, che ne danneggia visibilmente altri come gli elefanti, e che induce i roditori a correre fino a diversi minuti dopo la cessazione del rumore stesso.4

Effetti nocivi delle particelle chimiche

I petardi sono inoltre velenosi e la loro esplosione rilascia particelle nocive come le polveri sottili (PM10) che, se inalate, risultano tossiche per l’organismo. Le polveri possono inoltre peggiorare il corso di malattie esistenti e causarne altre. I fuochi d’artificio, quindi, rappresentano un pericolo sia per gli animali che vivono nelle aree in cui vengono fatti esplodere, sia per i luoghi relativamente distanti da esse quando il vento ne trasporta le particelle.5 Esiste anche il rischio di ingestione del residuo di fuochi d’artificio e di petardi.6 Inoltre, il fatto che gli animali si trovino in prossimità delle aree in cui vengono fabbricati i petardi spesso causa loro ustioni e danni agli occhi.

I prodotti chimici sono anche pericolosi per cani e gatti, così come lo sono per gli esseri umani che soffrono di malattie respiratorie come l’asma. L’uso scellerato dei fuochi d’artificio può persino causare mutilazioni e incidenti mortali negli animali che si trovino nelle vicinanze, oltre ad innescare incendi che a loro volta sono un pericolo per questi ultimi. Quando si verificano incidenti di questo tipo che hanno come vittime gli esseri umani è comune per noi parlarne, ma dobbiamo ricordare che tali avvenimenti spesso colpiscono anche o solo gli animali di altre specie.

Modi in cui i fuochi d’artificio hanno un impatto negativo sui diversi animali

Cani

I cani sono in grado di sentire fino a 60.000 Hz, mentre gli umani non possono sentire nulla al di sopra dei 20.000 Hz, ovvero solo un terzo rispetto ai cani. La sensibilità uditiva dei cani è una delle ragioni per cui il rumore dei fuochi d’artificio può essere così dannoso per loro. Vengono sopraffatti dall’ansia, mostrandone tutti i segni, non essendo in grado di sfuggire al rumore.7

I cani, come molti altri animali, sono disturbati anche dai suoni forti causati da altri fenomeni, come i temporali. Tuttavia, in caso di temporali, i rumori sono accompagnati da segnali di avvertimento che li precedono, i quali sono percepiti in anticipo dagli animali. Ciò può causare loro uno stato di angoscia previo, ma non la paura inaspettata generata dai fuochi d’artificio, che sono improvvisi e non identificabili.8 È comune che ad avere più paura siano i cani più anziani.9

Molti cani che vivono nelle aree urbane soffrono di sintomi causati dalle esplosioni dei petardi. Le reazioni più comuni sono immobilità o paralisi, tentativi incontrollati di fuggire o nascondersi e tremori; Possono anche essere presenti segnali più intensi, come salivazione, tachicardia, vocalizzazioni intense, minzione o defecazione, aumento dell’attività, iper-vigilanza e disturbi gastrointestinali. Tutti questi segni sono indicativi di un grande disagio.

È stato segnalato che la reazione dei cani al rumore dei fuochi d’artificio è simile allo stress post-traumatico negli umani. Questo effetto potrebbe essere, tuttavia, molto più dannoso nei cani, poiché non hanno la capacità di razionalizzare la loro ansia o la possibilità di regiare con una risposta cognitiva immediata che permetta loro di affrontare la loro paura. È probabile che sperimentino una forma più profonda e più intensa di terrore. Ciò si aggiunge alla fobia del rumore che può essere maggiore in alcuni cani a causa delle differenze di personalità. È importante tenere presente che nei primi anni della loro vita i cani sono particolarmente vulnerabili allo sviluppo delle fobie, e l’esposizione a rumori come quelli dei fuochi artificiali contribuisce alla creazione di future paure che altrimenti non avrebbero. È stato stimato che un cane su due mostra reazioni di paura significative ai fuochi d’artificio. 10

Gatti

Gli effetti dei fuochi d’artificio sui gatti sono meno evidenti, ma le loro reazioni sono simili a quelle dei cani, come il cercare di nascondersi o fuggire.11 Tuttavia, indipendentemente dalla paura che provano, hanno un rischio maggiore di subire un avvelenamento. Molti gatti che si trovano vicino alle aree dove vengono fabbricati i petardi finiscono infatti per ingerirli interamente o in parte. Inoltre, possono diventare ciechi o venire gravemente feriti dalle esplosioni dei petardi stessi.12

Cavalli

I cavalli possono facilmente sentirsi minacciati dai fuochi d’artificio a causa della loro iper-vigilanza, poiché sono costantemente in stato di allerta per la paura di possibili predatori.13 Anche i cavalli hanno reazioni abbastanza simili a quelle di cani e gatti, mostrando segni di stress e paura e cercando di fuggire o scappare. Si stima che il 79% dei cavalli provi ansia a causa dei petardi e che il 26% ne risulti ferito. A volte reagiscono ai fuochi d’artificio cercando di saltare le recinzioni e fuggire verso aree pericolose, dove rischiano di essere investiti dalle automobili.14

Uccelli

Il rumore dei petardi può causare tachicardia negli uccelli e persino la morte per paura. L’alto grado di stress negli uccelli è indicato dal fatto che spesso abbandonano temporaneamente o permanentemente i luoghi in cui si trovano. 15

Nelle aree che sono sorvolate dagli aerei, le anatre creole crescono più lentamente e hanno un peso corporeo inferiore rispetto a quelle che vivono in aree con poco rumore. Le oche delle nevi disturbate da questi rumori passano meno tempo a mangiare durante il giorno e cercano di compensare durante la notte, il che comporta l’accorciamento del loro periodo di riposo e sonno, che a sua volta provoca una riduzione graduale del loro tasso di sopravvivenza.16

Il disorientamento e il panico provocato dai fuochi d’artificio possono far schiantare gli uccelli sugli edifici o indurli a volare verso il mare. Le specie coloniali che nidificano ad alta densità, come i gabbiani argentati, sono maggiormente a rischio durante le esplosioni di petardi: Molti uccelli che fuggono dai loro nidi a causa dei rumori, infatti, non sanno più come tornare indietro una volta cessato il rumore, facendo sì che molti dei loro pulcini vengano lasciati soli e indifesi.

Invertebrati e piccoli vertebrati

I danni causati agli invertebrati e ai piccoli vertebrati sono stati molto meno studiati rispetto a quelli causati agli animali di cui sopra. Presumibilmente, questi animali possono fare ben poco per evitarli, se le esplosioni si verificano in aree vicino a dove vivono. C’è da tener presente che per queste creature dalle minute dimensioni i fuochi d’artificio rappresentano delle esplosioni molto grandi, quindi le conseguenze possono essere molto più gravi comparate con quelle che subiscono gli altri animali.17

Alternative all’uso dei fuochi d’artificio

Vi è una crescente accettazione in merito all’uso di alternative ai fuochi d’artificio, come ad esempio gli spettacoli di luce laser. Un caso interessante è quello della città di Collecchio (Italia), una delle prime ad organizzare fuochi d’artificio silenziosi, facendo passare il messaggio che è possibile godersi lo spettacolo senza provocare il panico tra gli abitanti non umani del comune.18 C’è la possibilità, tuttavia, che questo tipo di spettacolo possa comunque disturbare gli uccelli.

Alcuni potrebbero pensare che la somministrazione di un farmaco calmante agli animali potrebbe essere la soluzione, ma questa proposta non è soddisfacente per due motivi. Innanzitutto, l’uso di droghe per calmare gli animali potrebbe causare effetti collaterali dannosi; In secondo luogo, non saremmo in grado di trattare tutti gli animali disturbati dai fuochi d’artificio: Gli animali che vivono con gli esseri umani, infatti, non sono i soli a subire le conseguenze delle esplosioni. Anche se considerassimo solo gli animali domestici delle aree urbane, dovremmo tener conto anche di quegli animali che vivono in strada o comunque da soli. Gli animali domestici, inoltre, rappresentano solo la minoranza di tutti gli animali vittime dei fuochi d’artificio. Dobbiamo prendere in considerazione anche tutti gli animali che vivono fuori dalla portata degli umani, sia in natura che negli ambienti urbani, nonché quelli che vengono allevati e sfruttati in altri luoghi, come le fattorie. Per questo motivo, l’unica soluzione davvero soddisfacente è quella di bandire l’uso dei fuochi d’artificio.


Ulteriori approfondimenti

Asociación de Veterinarios Abolicionistas de la Tauromaquia y del Maltrato Animal (2017) “Informe técnico veterinario sobre los impactos de la pirotecnia en los animales”, AVATMA [consultato il 13 gennaio 2019].

Bowen, J. (2015) “Prevalence and impact of sound sensitivity in dogs”, Vet Times, ottobre 19.

British Veterinary Association (2018) “BVA position on the use and sale of fireworks”, British Veterinary Association [consultato il 3 dicembre 2020].

Brown, A. L. & Raghu, S. (1998) “An overview of research on the effects of noise on animals”, Acoustics Australia, 26, pp. 63-67.

Dale, A. R.; Walker, J. K.; Farnworth, M. J.; Morrissey, S. V. & Waran, N. K. (2010) “A survey of owners’ perceptions of fear of fireworks in a sample of dogs and cats in New Zealand”, New Zealand Veterinary Journal, 58, pp. 286-291 [consultato il 25 aprile 2019].

Gahagan, P. & Wismer, T. (2012) “Toxicology of explosives and fireworks in small animals”, Veterinary Clinics of North America: Small animal practice, 42, pp. 361-373.

Overall, K. L.; Dunham, A. E. & Frank, D. (2001) “Frequency of nonspecific clinical signs in dogs with separation anxiety, thunderstorm phobia, and noise phobia, alone or in combination”, Journal of the American Veterinary Medical Association, 219, pp. 467-473.

Shamoun-Baranes, J.; Dokter, A. M.; van Gasteren, H.; van Loon, E. E.; Leijnse, H. & Bouten, W. (2011) “Birds flee en mass from New Year’s Eve fireworks”, Behavioral Ecology, 22, pp. 1173-1177 [consultato il 30 marzo 2019].

Shannon, G.; McKenna, M. F.; Angeloni, L. M.; Crooks, K. R.; Fristrup, K. M.; Brown, E.; Warner, K. A.; Nelson, M. D.; White, C.; Briggs, J.; McFarland, S. & Wittemyer, G. (2016) “A synthesis of two decades of research documenting the effects of noise on wildlife”, Biological Reviews, 91, pp. 982-1005.

Simpson, S. D.; Radford, A. N.; Nedelec, S. L.; Ferrari, M. C.; Chivers, D. P.; McCormick, M. I. & Meekan, M. G. (2016) “Anthropogenic noise increases fish mortality by predation”, Nature Communications, 7 [consultato il 12 maggio 2019].


Note

1 British Small Animal Veterinary Association (2019) “Fireworks”, BSAVA [consultato il 18 giugno 2019].

2 American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (2015) “Independence Day can be perilous for pets”, ASPCA, June 25 [consultato il 27 febbraio 2019].

3 In un caso, il rumore causato dai lavori nelle vicinanze è stato causa di stress per i leopardi delle nevi tenuti negli zoo. Si erano ritirati nelle parti più remote della loro area espositiva, e avevano trascorso più tempo a dormire rispetto ai giorni in cui non c’era rumore. Possiamo immaginare il danno causato da suoni molto più fragorosi, come quelli causati dai fuochi d’artificio. Sulser, E.; Steck, B. L. & Baur, B. (2008) “Effects of construction noise on behaviour of and exhibit use by snow leopards Uncia uncia at Basel zoo”, International Zoo Yearbook, 42, pp. 199-205.

4 Rodewald, A.; Gansloßer, U. & Kölpin, T. (2014) “Influence of fireworks on zoo animals: Studying different species at the zoopark erfurt during the classic nights”, International Zoo News, 61, pp. 264-271.

5 Greven, F. E.; Vonk, J. M.; Fischer, P.; Duijm, F.; Vink, N. M. & Brunekreef, B. (2019) “Air pollution during New Year’s fireworks and daily mortality in the Netherlands”, Scientific Reports, 9 [consultato l’11 giugno 2019].

6 Stanley, M. K.; Kelers, K.; Boller, E. & Boller, M. (2019) “Acute barium poisoning in a dog after ingestion of handheld fireworks (party sparklers)”, Journal of Veterinary Emergency and Critical Care, 29, pp. 201-207.

7 Blackwell, E. J.; Bradshaw, J. W. & Casey, R. A. (2013) “Fear responses to noises in domestic dogs: Prevalence, risk factors and co-occurrence with other fear related behaviour”, Applied Animal Behaviour Science, 145, pp. 15-25.

8 Franzini de Souza, C. C.; Martins Maccariello, C. E.; Martins Dias, D. P.; dos Santos Almeida, N. A.; Alves de Medeiros, M. (2017) “Autonomic, endocrine and behavioural responses to thunder in laboratory and companion dogs”, Physiology & Behavior, 169, pp. 208-215.

9 Storengen, L. M. & Lingaas, F. (2015) “Noise sensitivity in 17 dog breeds: Prevalence, breed risk and correlation with fear in other situations”, Applied Animal Behaviour Science, 171, pp. 152-160.

10 Hargrave, C. (2018) “Firework fears and phobias in companion animals – why do we let owners take the one in two chance?”, The Veterinary Nurse, 9, pp. 392-392.

11 Ibid.

12 British Horse Society (2018) “Fireworks & horses”, Advice & Information, British Horse Society [consultato il 30 aprile 2021].

13 Gronqvist, G.; Rogers, C. & Gee, E. (2016) “The management of horses during fireworks in New Zealand”, Animals, 6 (3) [consultato il 2 gennaio 2019].

14 Schiavini, A. (2015) Efectos de los espectáculos de fuegos artificiales en la avifauna de la Reserva Natural Urbana Bahía Cerrada, Ushuaia: Centro Austral de Investigaciones Científicas [consultato il 26 giugno 2019].

15 Conomy, J. T.; Dubovsky, J. A.; Collazo, J. A. & Fleming, W. J. (1998) “Do black ducks and wood ducks habituate to aircraft disturbance?”, Journal of Wildlife Management, 62, pp. 1135-1142.

16 Morley, E. L.; Jones, G. & Radford, A. N. (2014) “The importance of invertebrates when considering the impacts of anthropogenic noise”, Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, 281 (1776) [consultato il 3 dicembre 2020]. Sono stati condotti studi anche sugli effetti del rumore sugli invertebrate marini, in quanto fonte di interesse economico. Hawkins, A. D.; Pembroke, A. E. & Popper, A. N. (2015) “Information gaps in understanding the effects of noise on fishes and invertebrates”, Reviews in Fish Biology and Fisheries, 25, pp. 39-64; Nedelec, S. L.; Radford, A. N.; Simpson, S. D.; Nedelec, B.; Lecchini, D. & Mills, S. C. (2014) “Anthropogenic noise playback impairs embryonic development and increases mortality in a marine invertebrate”, Scientific Reports, 4 [consultato il 1 dicembre 2020].

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